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Mobile first: lo stai facendo male

Oggi mi sono imbattuta in un vecchio ma sempre attuale post del buon Wolly (per chi non lo conoscesse, l’anima -insieme ad altri- di WordPress Italy).

Come fare un bel sito, si intitola, ma forse sarebbe stato più adatto un “credi di stare facendo un bel sito, ma non è così”.

La questione è: molti amano riempirsi la bocca di “approccio mobile-first”, come se facesse figo, cosa che in più rende le cose più facili agli sviluppatori, perché fanno un’unica versione del sito e finisce lì. Forse più economico, forse è il cliente stesso che lo chiede così….ma allora noi perché ci definiamo esperti? Non siamo noi a dover consigliare e studiare il progetto insieme al cliente?

Tempo fa io stessa avevo detto la mia su come chi usa l’approccio mobile first si dimentichi poi che a “first” deve seguire un “second”, come un “third” etc, visto che i dispositivi e le risoluzioni si moltiplicano sempre più.

Io dico, e lo ribadisce anche Wolly, che ogni progetto è a sé e non puoi avere un approccio uguale per tutti i clienti. Sempre di più la fase di “ricerca” dello Ux designer si rivela pertanto fondamentale per capire cosa è meglio per l’utente finale, se la maggioranza proviene da visite tramite dispositivi mobili o meno, e se comunque sia indispensabile una versione desktop “diversa” e se entrambe siano sufficientemente accessibili (vedi discorso “hamburger”, slide giganti, scroll, etc).

Voi che ne dite?

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