La risposta breve è: sì e la trovi direttamente al punto 5.
Quella meno breve è che bisogna sempre tenere a mente obiettivi e strategie per trovare nuovi clienti per la tua attività online.
Il sito e il blog sono la tua casa
Parti da questo presupposto: quando decidi di avere il tuo sito (e il blog ospite su di esso) è come se creassi le fondamenta della tua casa. Non solo, aggiungerei della tua casa di proprietà.
Uso questa metafora per spiegarti che quando hai un tuo sito devi decidere:
- nome a dominio (es: lauryn.it)
- hosting (lo spazio fisico dove è ospite il tuo sito)
Il nome a dominio è unico
Il nome a dominio è il nome che dai come “indirizzo web” (detta anche URL) affinché il tuo sito sia visibile ed è composto da www.nomechedecidi più un’estensione che può essere .it .com, e tante altre.
Il nome a dominio puoi acquistarlo dallo stesso provider che ti fornisce l’hosting e che dovrai rinnovare però ogni anno ed è una quota minima che varia dai 10/15€ fino a cifre un po’ più importanti se il dominio ha un’estensione particolare.
Il nome a dominio è unico, ed è solamente tuo, e nessuno te lo potrà copiare, a meno che non ti dimentichi di pagare il rinnovo ovviamente!!
Questo è importante sia ai fini di marketing ma anche ai fini SEO con i motori di ricerca: una volta che avrai fatto un buon lavoro per farti trovare e indicizzare al meglio, il tuo dominio acquisterà autorità e valore e ripeto: è solo tuo.
L’hosting
L’hosting è lo spazio che tu affitti presso il provider di servizi appositi pagando una quota annuale o mensile e che dovrà avere delle caratteristiche più che ottime per favorirti come velocità e, anche in questo caso, autorità nei motori di ricerca.
Il discorso di affittare lo spazio (condiviso con altri siti, su di un server) può essere fuorviante per la nostra metafora della casa di proprietà, ma è inevitabile che sia così per fornirti un servizio accessibile come costi.
La potenza del web sta proprio in questo: fornire un servizio che possa permettere a tutti di avere un posto nel web (#myplaceintheweb) a costi super accessibili.
Poi esistono anche server “dedicati” che costano molto di più ma che ti permettono di avere delle certezze. Sicuramente sono sempre costi più accessibili che avere la macchina server a casa propria, collegata 24h su 24, con conseguenti costi di energia elettrica, nonché di manutenzione (se si rompe) e di software. Capisci da te che pagare 45 o anche 200 euro all’anno per un hosting condiviso, è proprio niente!
Qui trovi un hosting che ti consiglio:
(contiene link di affiliazione, perché è l’unico hosting sul quale metto la mano sul fuoco)
Premesso ciò, a cosa ci serve avere queste informazioni ai fini di web marketing?
I social sono la tua camera d’albergo
La lunga premessa era dovuta per farti comprendere che i social network invece sono da considerare a tutti gli effetti come la camera d’albergo che prendi in affitto (è vero, sui social gratuitamente) dove hai un account che ospita foto, video, testi che scrivi nel corso degli anni.
Gli svantaggi che hai è che:
- i contenuti non si indicizzano perché sono all’interno di un sistema chiuso dove per vederli devi farne parte (tranne per alcuni come YouTube, TikTok e Pinterest che infatti si indicizzano anche su Google)
- i contenuti si perdono perché vengono visti sul momento, godono di un po’ di visibilità e vita fintanto che hanno visualizzazioni, e poi si “spengono”
- e qui torniamo alla metafora, proprio perché tu hai un account “in affitto” (ma gratuito), se da un giorno all’altro il social network decidere di chiudere, o come succede più spesso, porre delle regole restrittive su alcuni contenuti o bannarti, puoi venire penalizzato o vedere addirittura il tuo account chiuso ed irrecuperabile.
Capisci quindi che:
- basare la tua strategia di marketing solo su di un social è come suicidarsi
- basarla su due social diversi è già più accettabile
- ma basarla principalmente sul proprio sito e blog e solo DOPO utilizzare i social per diffondere i propri contenuti, è la mossa vincente, perché i tuoi contenuti su sito e blog rimarranno sempre tuoi e sempre online fintanto che sarai TU a deciderlo.
E tu potresti dirmi: eh sì, ma se la società di hosting fallisce e chiude tutto?
E’ successo, e succederà ancora, ed ecco perché i più si appoggiano a hosting provider rinomati e che esistono da anni e anni e non hosting improvvisati.
Ti faccio l’esempio di un incendio alla “farm” (il palazzo dove risiedono le macchine, i computer da cui partono i servizi) di Aruba successo qualche anno fa.
Le farm prevedono che esista una copia di backup dei servizi su altre macchine diverse dalle prime, in modo che se succede qualcosa di fisico ad una macchina, esista sempre comunque una copia di backup altrove, e i servizi possano venire ripristinati.
Ed è quello che è successo a molti nell’Aprile 2011: alcuni hanno avuto danni per mancati guadagni, e non so se poi si sia fatta una class action o qualcosa a riguardo, ma capirai che per un provider non è proprio suo interesse che ti chiuda i servizi da un giorno all’altro, riceverebbe denunce e danni da pagare (anche se sono convinta che contrattualmente si siano tutelati da questa eventualità).
Un servizio di social network invece sì, può sbatterti la porta in faccia, perché è ciò che firmi quando accetti le condizioni di creazione del tuo account gratuito (mai lette? io no!).
Il blog: la strategia numero uno per tutti (o quasi)
Fatte queste dovute premesse allora veniamo alla domanda: “ma io devo per forza scrivere su di un blog per trovare clienti”?
Dipende dalla tua attività.
Sicuramente avere un sito, che sia almeno la tua carta d’identità, dove mostri cosa sai fare, come lo fai e che servizi offri, permette alle persone di capire chi sei e cosa fai.
Puoi avere il profilo Instagram migliore, ma puoi riassumere in 150 caratteri della bio cosa un cliente può chiederti, cosa sai fare, quanto costi ma soprattutto quanto sei brava? A questo si può ovviare con un reel o post in evidenza, è vero, ma Google lo sa? Risposta: no.
Il tuo cliente ideale ti cerca su Google
Le statistiche sono di circa 5 miliardi di ricerche OGNI GIORNO e le persone cercano per l’80% informazioni, consigli e soluzioni a problemi.
“Solo” il rimanente 20% si divide fra ricerche ben precise su servizi e prodotti già conosciuti o simili a quelli già cercati.
Capisci che potenzialità hai nelle tue mani con il tuo blog?
No?
Te lo spiego.
Se sul tuo sito hai un tipo di informazione che può essere trovata da quel 20% perché ti conosce già e ti cerca direttamente, o perché offri un servizio o prodotto specifico localizzato in un’area specifica.
Per il resto, l’80% dei navigatori di Google, hai a portata di mano soluzioni a problemi, consigli e informazioni che puoi dare ai tuoi potenziali clienti che vedranno in te un’autorità nel tuo campo.
Soprattutto se:
- le tue risposte centrano il bersaglio
- se gli utenti ti trovano competente e simpatica
- se il sito è ben ottimizzato per far compiere al tuo potenziale cliente il passo successivo (lasciarti la mail per la newsletter, contattarti direttamente o continuare a navigare su altri articoli correlati di suo interesse)
Potenzialmente TUTTI potrebbero e DOVREBBERO avere un blog PER TROVARE NUOVI CLIENTI, ma la realtà di fatti si scontra con una domanda fondamentale:
Te la senti di scrivere?
Se non lo hai mai fatto non devi temere, si impara con il tempo, e il consiglio che ti do è di cominciare e buttarti.
Apri un blog gratuito sulla piattaforma gratuita WordPress.com e comincia a scrivere qualcosa tenendo a mente cosa potrebbero cercare i tuoi clienti su internet, quali problemi puoi risolvere e semplicemente risolvili!
Ci sono tecniche di SEO per far sì che i tuoi articoli siano più “trovabili” da Google e lo impareremo in altre lezioni. Intanto puoi leggere qualcosa qui nella sezione Seo e webmarketing del mio blog.
Non preoccuparti del fatto che su WordPress.com non hai un tuo dominio. Quando ti sentirai pronta puoi sempre decidere di acquistare il dominio e spostare tutto (e con WordPress lo puoi fare) su di un hosting serio e portarti dietro tutti gli articoli che hai scritto, ed iniziare la tua avventura sul web (se hai bisogno di fare questo passaggio qui c’è un tutorial o puoi contattami direttamente per un aiuto).
Ogni caso è a sé, e magari c’è ancora la “speranza” che tu non debba per forza scrivere (e potrebbe essere il caso se sei una YouTuber). Parliamone!
Spero di aver chiarito i tuoi dubbi, se non l’ho fatto puoi farmi altre domande in una consulenza gratuita di 20 minuti oppure commentare qui di seguito, rispondo subito!
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