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22 requisiti di accessibilità: punto 3

Rieccoci a riprendere le fila del discorso iniziato settimana scorsa sui punti che compongono la Legge Stanca sull’accessibilità. Li ripasso volentieri insieme a voi.

Requisito 3

Fornire una alternativa testuale equivalente per ogni oggetto non di testo presente in una pagina e garantire che quando il contenuto non testuale di un oggetto cambia dinamicamente vengano aggiornati anche i relativi contenuti equivalenti predisposti; l’alternativa testuale equivalente di un oggetto non testuale deve essere commisurata alla funzione esercitata dall’oggetto originale nello specifico contesto.

Riferimenti WCAG 1.0: 1.1, 6.2

Ciò significa che dobbiamo usare sempre il famoso “alt” delle immagini, cosa che ci viene peraltro già segnalata in sede di validazione del codice. Ma come comportarci in linea generale per definire il testo alternativo di un’immagine? Infilandoci anche un pochino di SEO, facciamo in modo che il testo alternativo abbia un senso e renda tutti felici.

Ad esempio, le immagini che uso nei post di italianwebdesign hanno puramente scopo “decorativo”, solo raramente “spiegano” effettivamente ciò che già è rappresentato sottoforma di testo. Pertanto riportare semplicemente ciò che viene evidenziato o nuovamente il testo dell’articolo non fa male a nessuno e aiuta un po’ la Seo.

Nel caso in cui invece le immagini rappresentino, ad esempio, un diagramma di flusso o un grafico, si rende necessaria una descrizione più approfondita, che aiuti i non vedenti ad usufruirne. Forse non molti lo sanno, ma ci viene incontro un attributo del tag <img che si chiama longdesc che richiama una pagina html che contiene la descrizione estesa del contenuto dell’immagine.

Dicasi lo stesso per le mappe, oggetti, pulsanti input, etc (vedi approfondimento).

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