Di recente abbiamo aiutato il nostro cliente Tecnoferro a scalare un po’ le “classifiche” di Google, ma non con il suo sito ufficiale bensì con un dominio che il cliente intuitivamente aveva acquistato per avere un maggior ritorno di telefonate da clienti con urgente bisogno dell’intervento di un fabbro: www.milanofabbro.com (fabbromilano.com era purtroppo già preso).
Benissimo. Ad una prima analisi la primissima cosa da fare era di rifare la pagina attualmente caricata nello spazio legato al dominio, poichè presentava diversi errori che la portavano ad una indicizzazione uguale o prossima allo zero.
Abbiamo rifatto pertanto il codice e visto che ci trovavamo anche la grafica per dare maggiore affordability al sito ed invogliare il potenziale utente a fidarsi e telefonare.
Dopo un breve studio della concorrenza e delle possibilità di scalata rispetto a siti che sono fatti peggio ma che hanno più anzianità su Google, si è passati a correggere il testo inserendo le parole chiave al posto giusto. Sappiamo già da tempo che Google non dà peso alle keywords inserite “forzatamente” nei meta tag del codice, pertanto è più utile riportarle nei discorsi di presentazione e nei titoli “headings” del sito, come quando spieghiamo che “Tecnoferro compie sostituzioni URGENTI di serrature di tutte le marche” o che sono in grado di intervenire in tempi rapidi e a prezzi onesti su Tutta Milano.
Da un primo monitoraggio dopo 15 giorni possiamo vantarci di una discreta presenza sempre entro la prima o massimo seconda/terza pagina a seconda delle parole chiave scelte e di quelle suggerite da Google stesso. Una pagina facebook con una piccola campagna (in termini economici) a favore del “mi piace” fa il resto, ora bisogna solo aspettare che il tempo passi e che Google ci premi.
