Tempo fa lessi sul blog di Alverde.net uno spunto interessante sulle iniziative sul web. Su tutti gli investimenti che comportano un’attività basata sul web o perchè no, come la nostra, fondata sul webdesign, ma non necessariamente costosa.
Questo mi ha riportato alla mente che sì, la nostra professione se volete ha dei costi iniziali, ma anche no, e nel primo caso sono molto limitati. Ecco perchè secondo me, premesse le ottime capacità tecniche e professionali, chiunque si può buttare nella professione di webdesigner freelance senza temere se non altro le tasse su ciò che si è guadagnato effettivamente.
Per il resto, il minimo investimento di un computer (e chi non ce l’ha ormai?) e di un dominio con hosting per il nostro portfolio online, non devono essere di ostacolo.
Vogliamo la partita iva? Non è necessaria all’inizio, se abbiamo pochi clienti e non fatturiamo più di 5.000 euro l’anno possiamo emettere una semplice ricevuta con ritenuta d’acconto. E in ogni caso se volessimo aprirla, non costa nulla: è gratis! L’unico costo, se vogliamo è quello del commercialista, che ci aiuterà nelle adempienze ad essa collegate. Ecco perchè vi dico di non lanciarsi ad aprirla subito a meno che non abbiate qualche parente commercialista 😉
D’altro canto, per quel che ci prospetta il futuro come webdesigner, credo che il freelance sia la strada migliore e rimando ad altri post un approfondimento su questo argomento.
Tornando invece alle “imprese” o startup con progetti ideati per crescere e fondarsi sul web, ovviamente ci sono costi diversi. Bisogna investire su se stessi, o se si ha bisogno di altri professionisti (e pagarli) bisogna cercare finanziamenti regionali o finanziatori privati, e la cosa si complica. Inoltre, se si vendono servizi o prodotti, bisogna mettere in conto anche di iscriversi in Camera di Commercio, che ha un suo costo.
Com’è la vostra esperienza in quanto webdesigner o imprenditori di una startup?