Lauryn Web Design - Milano, Edimburgo e online

Che competenze deve avere un webdesigner?

E se Wikipedia non ci viene incontro…le vado incontro io. Mi seguite?

Io ho modificato la descrizione del webdesigner che faceva a dir poco schifo…non riesco a modificare solo la prima parte, ma da “Ambiti di lavoro e competenze” ho modificato io.

Mi aiutate? Suggerite qui di seguito come potremmo integrarlo, grazie!

Ecco il testo:

Webdesigner

Il webdesigner o web designer, termine inglese spesso adoperato nella lingua italiana, indica colui che si occupa della progettazione e costruzione grafica e talvolta (talvolta!!) strutturale di un sito web.

La figura, nata con lo svilupparsi del World Wide Web, è spesso affiancata – e sovente erroneamente accomunata – a quella del webmaster. (aaaaaaaaargh!!, menomale che lo dice…)

In italiano ci si può riferire a lui come ideatore grafico (di un sito). (questa proprio mi è nuova…)

Ambiti di lavoro e competenze

Il webdesigner può essere semplicemente definito come colui che si occupa di webdesign. Molto meno semplice è definire cos’è il webdesign, e cioè una disciplina che è finalizzata alla creazione di siti internet nella loro interezza e in tutte le loro funzionalità.

Il lavoro del webdesigner è comparabile come competenze e complessità al lavoro di un architetto e comprende capacità di progettazione, sintesi, gusto estetico (look and feel), studio dell’interattività dei siti internet, usabilità e accessibilità per consentire un accesso uniforme agli stessi a normodotati e persone con handicap, nonché visibilità e diffusione dello stesso tramite canali internet quali social network, circuiti pubblicitari, motori di ricerca, etc.

Conoscenze minime basilari di un webdesigner devono essere: webmarketing, seo e funzionamento dei motori di ricerca, design e comunicazione, interfaccia e psicologia dell’utente, il linguaggio specifico del web, e cioè l’(X)HTML, CSS e conoscenze minime di programmazione e animazione (PHP, ASP, FLASH, XML, Javascript, ecc.), che permettono una maggiore interattività dei siti.

Per permettere tutte queste cose i siti internet creati devono essere sottoposti a rigidi test formulati dal W3C, che ha posto degli standard affinchè il codice usato sia unico e non “proprietario” di una casa di software o un’altra e affinchè un sito sia visibile in modo uniforme dai maggiori Browser in circolazione nonché da tutti quegli strumenti che permettono la visualizzazione o “lettura” di una pagina web, quali ad esempio i Palmari. A tal fine sono necessari numerosi test che seguono e affiancano la creazione del sito stesso, e fra i quali comprendiamo anche test di Usabilità degli stessi, che suggeriscono miglioramenti e perfezionamenti affinchè gli utenti possano fruire in modo veloce ed immediato delle informazioni in essi contenute.

Altri standard riguardano inoltre l’accessibilità (standard WAI) dei siti, importanti e obbligatori, in Italia, per i siti della pubblica amministrazione. Devono infatti essere considerati fattori quali il colore, l’uso ridotto o nullo del mouse e quindi l’utilizzo della tastiera per navigare, la resa di oggetti multimediali quali audio e video anche in forma testuale per i non udenti o non vedenti, e molti altri paramentri elencati nelle specifiche del W3C.

Il webdesigner può essere un freelance, ma per lavori di alta qualità/complessità o grande articolazione collabora spesso con un team di sviluppatori di software nonché esperti professionisti dei singoli settori specifici: Webmarketing, accessibilità, designer grafici. Potrebbe pertanto anche lavorare in una webagency o in uno studio associato insieme ad altri professionisti o ancora all’interno del normale organico di una grande società nel settore marketing o pubblicitario.

Gli strumenti di lavoro più ampiamente utilizzati sono software quali editor web e per fogli di stile e pacchetti di elaborazione grafica vettoriale e bitmap.

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