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Comunicazione sbagliata o bufala? Il caso dei mercatini finlandesi a Milano

Nei giorni passati è girata molto su Facebook la notizia che “per la prima volta a Milano” ci sarebbero stati i mercatini finlandesi! Evento più unico che raro concentrato nelle date del 26 e 27 novembre appena trascorsi.

L’evento era segnalato anche su siti come Milanoevents.it e Milanotoday, che non sono altro che portali che in buona fede, si spera, raccolgono e pubblicano notizie di eventi, di attualità, cronaca etc riguardanti Milano. Ma come questi molti altri che non ho citato ma che facilmente si trovano su Google News. Il tutto corredato da foto fuorvianti di mercatini finlandesi tipici (come quella che ho usato io, sì), con stand illuminati, casette, caramelle e quanto di più affascinante ci possa essere. Sempre in buona fede, si spera, hanno aperto anche una pagina evento su Facebook, ciascuno in modo indipendente senza fare riferimento a siti o comunicazioni ufficiali, (in realtà solo uno era ufficiale scritto da una rappresentante finlandese della comunità protestante). Solo il primo dei due portali ha riportato la foto di un volantino che girava e che vi riporto:

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Voi che avete occhio critico e siete malfidenti, cosa vi salta subito all’occhio? Secondo me ci arrivate: è un innocente volantino parrocchiale di un evento locale.

In ogni caso, è successo che molti genitori del gruppo che seguo su Facebook e nel quale la cosa era stata segnalata, hanno pubblicato il seguente cartello che era esposto fuori dalla Chiesa Protestante dove si sarebbero dovuti tenere questi fantomatici mercatini:

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Allora, cosa è successo? Su internet ho già trovato un nuovo evento successivo a questo in cui si inneggia al grande successo ottenuto da questi mercatini. Chi è riuscito ad entrare dice che è stato anche carino, ma era una festa parrocchiale di beneficenza, oltretutto di Chiesa Protestante, quindi non molto diffusa e non so se l’accesso fosse concesso a tutti.

Di chi è stata la colpa? Della Chiesa che ha scritto un volantino troppo enfatico (e che magari non ha un addetto stampa che potesse metterglielo giù un po’ meglio) o di chi ha ricevuto il volantino ed ha pensato che fosse buona cosa per riempire le pagine di quei portali con eventi che hanno raccolto, pensate, ben 50 mila adesioni?

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Allora, così come per le bufale, non è che dobbiamo ora anche stare attenti a chi crea gli eventi Facebook per cose che dovrebbero essere positive? Se l’evento non è creato dal diretto interessato (in questo caso la Chiesa Protestante di Milano) forse è il caso di approfondire.

In ogni caso qui c’è stato un divertente e per fortuna senza conseguenze, misunderstanding che ha portato ad ingigantire una cosa che era una festicciola d’oratorio.

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