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Le nuove professioni del web sono “standard”: cosa cambierà?

Sono diversi anni che ne parliamo, fin dalla nascita stessa di Italianwebdesign: noi professionisti del web non siamo tutelati né abbiamo un albo né tanto meno una nomenclatura uniforme per le professioni, che sono tante e specialistiche.

Questo fino a poco tempo fa. Ne abbiamo parlato di recente, con la documentazione definitiva sul sito Skillprofiles.eu. Nel dicembre del 2014, infatti, venivano pubblicati 25 profili di competenze del professionista Web, realizzati in collaborazione con rappresentanti di enti ed associazioni. Ora infine possiamo confermare che è stata regolamentata con la norma UNI 11621 DEL 2016.

Un primato tutto italiano che sarà adottato anche in sede europea, stando alle voci di corridoio. Dobbiamo esserne orgogliosi? Spero di sì. Vediamo un po’ insieme di capirne gli effetti.

Norma, non Legge

Grazie a questa norma, che non è Legge, attenzione, ma uno standard che si è liberissimi di non seguire, i professionisti del web potranno finalmente essere riconosciuti come tali, e non più come “smanettoni”, a vantaggio, si spera, di maggior considerazione in sede di elaborazioni di leggi fiscali, sanitarie, etc

Attestati e Certificazioni

Cambierebbe, anche qui il condizionale è d’obbligo, l’approccio delle scuole e università nei confronti di queste specializzazioni, per le quali si spera fiorisca una più ampia gamma di specializzazioni formative, gratuite o a pagamento. E finalmente gli attestati rilasciati avranno più senso e verranno riconosciuti.

Il mio diploma da “web designer” del 2003 pertanto c’è da chiedersi se avrà più valore. Ma l’ha poi mai avuto? A livello formativo sì, e devo riconoscere il valore di ogni singolo professore, ma a livello lavorativo non è servito come “carta” per ottenere un lavoro (o clienti, visto che sono partita subito come freelance).

E le certificazioni? Possono avere valore per alcuni Enti e per lavorare nel Pubblico, che, a questo punto vien da chiedersi, verrà precluso ai professionisti “non a norma”?

I miei personali dubbi

Il web è un luogo libero ma va giustamente regolamentato un po’ (tralasciamo le polemiche sulla cookie law) però…

Anni di lavoro ed esperienza effettivi come verranno “inquadrati”? Varrà un’autocertificazione? O bisognerà pagare o far parte di un’associazione per sentirsi riconosciuti?

Non è che tutto ciò sfocerà nella creazione di Albi Professionali (sarà un male, sarà un bene?)

Il cliente o il datore di lavoro come distingue un professionista da uno che non lo è (ancora)?

E voi che ne pensate?

 

Fonti:

Dal blog Iwa: Le competenze dei professionisti del Web sono standard normati: italiani primi in Europa. (28/1/2016)

-dall’Ente Italiano di Normazione: Le professioni dell’ict: l’Italia apripista in Europa (3/02/2016)

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