Vi sto scrivendo in orari di chiusura della campagna elettorale, pertanto libera di esprimere la mia opinione, che si svelerà ben presto. In quanto webdesigner, al di là dei miei colori politici, voglio fare una comparazione con i due siti fondamentali della politica italiana: il sito del Pdl e il sito del Pd.
Da elogiare innanzitutto come il partito del Pdl abbia migliorato sia l’aspetto sia l’approccio del proprio sito. “Sembra” infatti, e spiegherò perchè è tra virgolette, più web 2.0, cioè aperto al confronto con gli utenti, con le sue belle iconcine di youtube, flick, facebook, twitter, etc…peccato che:
- il sito non esprima, di primo impatto, la solidarietà di un partito, ma sembri la pagina personale di Silvio Berlusconi. I contenuti delle pagine interne evidenziano poi carta dei valori, programmi di governo, etc, ma di primo impatto non sembra di navigare il sito di un partito.
- la volontà di rendersi 2.0 tramite uno “spazio azzurro” in cui si da voce al “popolo” è disattesa e poco democraticamente “moderata”:
SPAZIO AZZURRO è una bacheca dedicata alle opinioni degli elettori e dei simpatizzanti del Popolo della Libertà che frequentano il nostro sito. Tutti i messaggi ricevuti vengono letti e una parte di essi, rappresentativa delle opinioni espresse con maggiore frequenza dai nostri elettori, sono scelti per la pubblicazione, che viene ripetuta diverse volte al giorno. I messaggi pubblicati non riflettono necessariamente la posizione ufficiale del nostro partito o quella della maggioranza dei suoi elettori, ma offrono a chi legge spunti di riflessione e di discussione.
Che vuol dire tutto e non vuol dire niente. Insomma i messaggi sono filtrati e solo se ritenuti degni pubblicati. Si delega a forum o blog esterni al sito il compito di confrontarsi e discutere, purchè il sito non venga “sporcato” da parole inutili.
Veniamo invece al sito del Pd. Aspetto ugualmente 2.0 anche se cronologicamente è stato il primo a fornire servizi tipo la YouDem.tv (notare il “you”, per richiamare youtube ma soprattutto la democraticità dei contributi video, che sono fatti anche dal “popolo”). A parimerito con il sito del Pdl offrono richiami a facebook, twitter, etc senza tuttavia delegare ad esterni il confronto, che è immediato e attuabile immediatamente tramite commento alle notizie (previa registrazione ovviamente), ma assolutamente libera da censure (seppure immagino sia moderata, come in ogni sito interattivo che si rispetti).
Tutto ciò per ribattere a chi anche, su un gruppo noto su facebook come informazione libera, parlava a vanvera ed estremizzava, al contrario, sul web dicendo che il web è “controllato” dalle potenze, dichiarando ignoranza in materia. Il web è nostro, è libero, ed è l’unico strumento che abbiamo per comunicare (e anche dire cazzate a quanto pare) e nessuno può togliercelo. L’unica cosa che possono vietarci, come fa appunto il sito del Pdl, che non è propriamente 2.0, è di vietarci di scrivere “odio Berlusconi” o anche una qualsiasi proposta sensata sul loro spazio azzurro e di propinarci ciò che vogliono loro – versione 1.0 del web – (perchè non abbiamo modo di verificare che siano scritte da visitatori del sito, potrebbero benissimo essere argomenti proposti dai suoi scagnozzi). Cosa che invece il sito del Pd permette di fare, generando confronto e non dittatura.
Attenzione a chi votate questo week end, un saluto.