Lauryn - Web Coach

Quando seguire gli standard paga…

mynameisearl_mainChi ha mai visto il telefilm My name is Earl? In modo esilarante si parlava di Karma e del fatto che se fai una cosa buona ti torna indietro prima o poi, mentre se fai una cosa brutta ti si ritorce contro.

Anche nel webdesign esiste questa regola, come nella vita. In particolare riguardo agli standard. Oltre a creare siti buoni, navigabili, e quindi richiamare karma positivo di persone che dicono: “uh bello”, “oh ho trovato quello che cercavo”, “ah ecco”, “oh bene”…etc seguire gli standard paga, sia emotivamente, sia professionalmente, sia in termini economici. Perchè?

Come già accennato in questa discussione, perchè, almeno personalmente, succede che dal fare i siti per il panettiere sotto casa, si passa a fare siti di aziende, fino a lavorare poi per webagency e altri professionisti in esubero di lavoro, che chiedono però un lavoro di qualità, che segua gli standard e che non siano poi da correggere da capo in un secondo momento con dispendio di energie ulteriori.

I clienti infatti a meno che non se ne intendano non sanno nemmeno cosa siano gli standard, seppure immaginano che ne esistano in ogni settore.

E paga seguirli…perchè se devi stare dietro al panettiere che non paga i suoi 200 euro che si suda davanti al forno e pretende di farteli sudare il doppio, è altrettanto vero che le webagency se ben avviate e serie ti pagano sull’unghia o a scadenze regolari per i tuoi lavori accessibili. Con i notevoli vantaggi che comporta.

Questo non vuole dire però che chi fa siti web standard o accessibili si fa pagare cifre astronomiche. L’accessibilità è incorporata nella professionalità standard e nostro dovere senza prezzo 😉

E’ quello che è successo a me. E a voi seguire gli standard paga?

Se ti è piaciuto condividilo

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: