Il cliente e il freelance si incontrano
Quante volte vi siete ritrovati a parlare con clienti che rimangono a bocca aperta quando leggono un vostro preventivo o ancora persone che vi propongono un budget senza paragoni?
Immagino almeno una volta vi sia capitato. Portate pazienza nel malaugurato caso, e cercate di spiegare loro il tempo che ci si impiega, gli standard web da conoscere e usare, lo studio dei colori, del target, la ricerca di risorse quali immagini, script, nonchè la programmazione o l’adattamento di cms…insomma, non è che basta fare click una volta con il mouse, altrimenti la tendinite non sarebbe il nostro più grande terrore! Ci vuole qualche click in più per farsela venire, no? eheh 😉
Ecco perchè vi consiglio, nel vostro portfolio, di accennare perlomeno alle qualità che deve avere un webdesigner, alla professionalità che lo contraddistingue da un (seppur dignitosissimo) studente di web design che però non potrà pretendere certi cachè a inizio carriera.
Lo studente e il lavoro svenduto
Il guaio è che spesso chi si affaccia a questa professione non conosce ancora i prezzi del web e accetta spesso proposte economiche bassissime anche in virtù del fatto che si è nuovi alla professione, magari si ha paura di sbagliare, oppure si è coscienti del livello di professionalità dei lavori svolti o ancora data la forte passione, ci sembra quasi che essere pagati sia un torto alla nostra arte. Eppure anche scrittori, ballerini, cantanti vengono pagati, e pure profumatamente!
Quando poi diventa professionista, il webdesigner ha sempre paura di chiedere il giusto, con la conseguenza che oltre a fare la fame, si rovina il mercato del web.
Per contro ci pensano le grandi web agency a sparare veramente alto (dipende anche dal cliente e dalla responsabilità che si vuole dal progetto) e il prezzo si media.
Ancor peggio è poi il cliente che pensa che quelli dello studente di webdesign siano i costi del web!
Nella migliore delle ipotesi dopo una brutta esperienza con un webdesigner non professionista torneranno con la coda fra le gambe a pagare e richiedere un servizio adeguato.
Nella peggiore delle ipotesi il cliente si disaffezionerà al progetto web con conseguente perdita da parte sua di una buona fetta di mercato. Anche in questo caso, per fortuna, la coscienza dell’importanza del web si sta alzando per cui oltre alla coda fra le gambe arriveranno con penna e assegno in bianco 😉
Conclusioni
Insomma, non svalutatevi. Le ore di lavoro sono le vostre, che ci mettiate poco o tanto e che il lavoro sia stato di gradimento o meno (capita persino ai più bravi) ma non chiedete 50 euro per un sito html, non vale neanche la pena scomodarsi per chi non vi da valore. Meglio niente a volte. Se invece la vostra è una strategia di marketing, perchè sapete che il cliente ve ne porterà altri, o perchè dovete fare portfolio, allora ben venga, ma che non diventi la regola, altrimenti poi non vale la pena fare questo lavoro se non vi permette di portare il pane a casa no? 😉