Tanto per rimanere in tema vi riporto l’intervista, oramai datata 23 dicembre 2005, a Gianluca Troiani, da parte di un altro big: Maurizio Boscarol (avremo modo di recensire i suoi libri prossimamente).
Godetevela!
Intervista a Gianluca Troiani
di Maurizio Boscarol
Gianluca Troiani non ha bisogno di presentazioni. E’ l’autore del primo (e tuttora più importante) sito tematico in italiano sui CSS, .constile, e si occupa ormai da qualche anno di consulenza sul css-design. La novità è che il 2005 è l’anno dell’uscita del suo libro “CSS – guida completa” (ora versione aggiornata del 2011), un vero e proprio manuale completo per realizzare siti con i fogli di stile. In questa chiacchierata Gianluca ci parla del suo libro e del suo lavoro.
Com’è nata l’esigenza di scrivere un manuale sui fogli di stile? E a chi si rivolge esattamente?
Un libro italiano dedicato esclusivamente ai CSS, in effetti, mancava (chiedo scusa se dimentico qualche volume), per cui l’editore ha ritenuto che ci fosse spazio per la pubblicazione di un manuale come quello da me realizzato, grazie anche al prezioso aiuto di Sofia Postai.
Da tempo nutrivo il desiderio di realizzare un manuale sui CSS, dove raccogliere quanto appreso e sperimentato in questi ultimi anni, materiale che non avevo avuto modo di pubblicare su .constile (che presto dovrebbe subire un profondo processo di rinnovamento, nei contenuti e nella struttura). Così, quando Apogeo mi ha contattato per propormi la realizzazione del libro, ho subito accettato con entusiasmo.
All’inizio l’idea era quella di fare un volume più piccolo e semplice, ma il materiale che avevo intenzione di produrre era molto, per cui è stata scelta una differente collana che permettesse di pubblicare una guida completa sull’argomento.
Nella presentazione del tuo libro ti proponi come “filtro” fra specifiche tecniche e mondo reale. In cosa consiste questo filtro, e perché ritieni sia necessario?
Chi ha avuto modo di leggere le specifiche e di utilizzare i CSS ha di certo notato due cose:
- le specifiche non sono molto chiare (anche perché dispersive);
- le specifiche e il comportamento dei browser sono spesso differenti.
Il filtro consiste dunque nel cercare di illustrare nel modo più diretto possibile cosa indicano le specifiche e nel descrivere solo ciò che è effettivamente possibile utilizzare con i browser attuali.
Oltre a ciò, ovviamente, il libro cerca di proporre soluzioni pratiche che, a partire dalle semplici possibilità messe a disposizione dai CSS2, permettano il superamento di problemi complessi.
A che punto è secondo te l’utilizzabilità dei fogli di stile per layout complessi? Il supporto dei browser è giunto ad un punto tale per cui è già pensabile di abbandonare completamente le tabelle di layout in ogni caso, o nella tua esperienza ci sono ancora casi in cui una tabella risolve qualche problema? (penso ad esempio alla permanenza di vecchi browser, magari in situazioni abbastanza chiuse, su cui le statistiche sono sempre incerte).
Il supporto dei browser, seppure limitato e bacato, è sufficientemente buono per utilizzare i CSS in molte situazioni nelle quali un tempo si pensava fosse indispensabile l’uso delle tabelle.
Tuttavia i CSS non sono un dogma, né le tabelle un tabù. Possono dunque capitare situazioni in cui una tabella può rapidamente risolvere un problema che appare di difficile soluzione tramite i CSS. Ci sono poi casi in un cui i CSS non sono praticabili, come ad esempio un sito in cui fosse richiesta grafica elaborata anche per Netscape Navigator 4.
Tu realizzi layout con i fogli di stile. Ti è mai capitato di scontrarti con un problema irrisolvibile? E se sì, il cliente ha accettato di buon grado le proposte di modifiche?
Problemi si sono presentati spesso, fortunatamente sono quasi tutti risolvibili in breve tempo. Altri problemi hanno richiesto parecchio tempo per essere risolti. Fino ad ora non mi pare mi siano capitati problemi irrisolvibili, ma forse è solo una questione di fortuna. Non escludo l’esistenza di problemi di davvero difficile soluzione. L’esperienza, in questo caso, è fondamentale: parecchi problemi che possono presentarsi sono molto simili fra loro ed è possibile utilizzare soluzioni ormai consolidate. Alcuni problemi si evitano automaticamente, essendo oramai note le cause da cui sono generati.
Gli hack sono davvero necessari? E se sì, quali sono i più necessari?
Spesso sono utili, quasi mai necessari. Molti problemi possono essere risolti senza ricorrere a strane regole o filtri, evitandoli a monte ovvero correggendoli con codice “normale”. Ad esempio, molti bachi di Internet Explorer si risolvono indicando esplicitamente le dimensioni degli oggetti (come ad esempio la larghezza), senza ricorrere a strani trucchi che si poggino sui bachi del browser.
La pulizia del codice CSS andrebbe ricercata così come si cerca la pulizia del codice di marcatura; basare una soluzione su un differente baco può risultare un metodo poco affidabile.
Qual è la difficoltà che tu incontri più spesso quando insegni i fogli di stile ai corsi? Ci sono dei concetti che sono particolarmente difficili da comunicare, e quali?
Spesso si ignora l’importanza dei selettori, la loro specificità, le possibilità che essi offrono; oppure si trovano difficoltà nella comprensione del flusso, nell’intuire come gli oggetti si collochino reciprocamente nella pagina, di cosa la proprietà float implichi.
Stai seguendo lo sviluppo dei CSS3? Che ne pensi?
Li seguo, ma senza troppo approfondimento: lo stato è ancora molto embrionale.
Ci sono ottime caratteristiche per quanto riguarda il layout, il box-model e soprattutto i selettori, ma, visto l’attuale grado di conformità dei browser alle specifiche, temo che i CSS3 non potranno essere applicati seriamente prima di qualche anno.
Cos’ha il tuo libro che altri libri sui CSS non hanno, secondo te?
È in italiano, è scritto da un italiano e pensato per gli italiani. Il libro non ha dovuto subire un processo di traduzione e adattamento, che comporterebbe una perdita di comunicazione più o meno rilevante. Il libro è scritto su misura per i problemi del mercato italiano (che si pone problemi differenti da quello americano), è stato realizzato cercando di rispondere a molti dei quesiti posti sui forum italiani (penso a quello di Michele Diodati) e sulle liste di discussione a cui partecipo. La legge 4/2004 è anch’essa tenuta costantemente in considerazione.
Fonte: Ecologia dei siti web.net